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APE sociale per i caregiver familiari

Se si assiste un familiare convivente con handicap in situazione di gravità si ha ancora diritto al prepensionamento

Una buona notizia per quanto riguarda l’APE sociale per i caregiver familiari. Vediamo insieme a quali condizioni è riconosciuto dalla nuova legge di bilancio

La L. 30/12/2024, n. 207 ha riconfermato, anche per il 2025, la versione dell’APE sociale prevista dalla precedente legge di bilancio e incrementato l’autorizzazione di spesa, prevista nella norma originaria che dispone la misura:

  • di 114 milioni di euro per l’anno 2025;
  • di 240 milioni di euro per l’anno 2026;
  • di 208 milioni di euro per l’anno 2027;
  • di 151 milioni di euro per l’anno 2028;
  • di 90 milioni di euro per l’anno 2029;
  • di 35 milioni di euro per l’anno 2030.

In cosa consiste, nel dettaglio, la prestazione APE Sociale

Si tratta di un’indennità a carico dello Stato, erogata dall’INPS destinata a coloro che hanno compiuto, o compiranno entro il 31 dicembre, 63 anni e 5 mesi (contro i 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia) e che appartengono a una delle seguenti categorie di lavoratori iscritti all’INPS, inclusi quelli in gestione separata:

  • caregiver che assistono da almeno sei mesi il coniuge, una persona in unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap grave ai sensi dell'art. 33 Legge 104, oppure parenti di secondo grado conviventi, se i genitori o il coniuge della persona disabile hanno superato i 70 anni, sono affetti da patologie invalidanti o sono deceduti o assenti;
  • invalidi civili con almeno il 74% di invalidità;
  • lavoratori impiegati in attività gravose, per almeno 7 degli ultimi 10 anni o almeno 6 degli ultimi 7 anni in modo continuativo;
  • disoccupati a causa di licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale nell'ambito di un licenziamento economico o fine di un contratto a termine, purché abbiano lavorato come dipendenti per almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti la fine del rapporto di lavoro e abbiano terminato di percepire l'indennità di disoccupazione da almeno tre mesi (Naspi, Dis-Coll).
La misura dell'indennità è pari a un massimo di 1.500 euro lordi.
Il reddito da lavoro dipendente o autonomo non può superare il tetto dei 5.000 euro annui.
Per calcolare questa soglia, si considerano i redditi percepiti nell'anno solare di accesso all’APE, includendo quelli precedenti al mese di decorrenza e successivi al raggiungimento dei 67 anni.

Per accedere alla prestazione, prima di presentare la domanda di prepensionamento, è necessario presentare la domanda di certificazione del diritto. Occorre, cioè, chiedere all’INPS se effettivamente si ha diritto alla misura. Una volta presentata domanda, la decorrenza del trattamento parte dal primo giorno del mese successivo a quello del raggiungimento dei requisiti.
I lavoratori che maturano i requisiti nel corso dell’anno 2025 devono produrre l’istanza di certificazione del diritto entro il 31 marzo 2025, entro il 15 luglio 2025 ed entro il 30 novembre 2025.

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