venerdì 10 maggio 2024
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Salute donne e bambini extracomunitari e migranti

Presso il Servizio Salute Infanzia-Pediatria di comunità delle Aziende Usl, è preposto un ambulatorio che si occupa della salute dei minori stranieri, immigrati e nomadi.

Presso il Servizio Salute Infanzia-Pediatria di comunità delle Aziende Usl, è preposto un ambulatorio che si occupa della salute dei minori stranieri, immigrati e nomadi.

I bambini figli di genitori stranieri in regola col permesso di soggiorno, devono essere iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, presso gli uffici dell'Azienda Usl del Comune in cui abita la famiglia, portando il certificato di nascita. In questo modo al bambino verrà assegnato un pediatra di base. L'iscrizione è gratuita e la validità della tessera sanitaria è subordinata alla validità del permesso di soggiorno.

I bambini figli di genitori irregolari con i documenti, hanno diritto all’iscrizione al Servizio Sanitario Regionale con scelta del pediatra a tempo determinato, rinnovabile di anno in anno fino al compimento del 14° anno di età e del medico di famiglia fino al compimento del 18° anno di età, purché il bambino/ragazzo sia presente nel territorio regionale. I genitori devono scegliere il medico nella sede dell’Azienda Usl del territorio dove vivono. Al momento della scelta, nel caso in cui si tratti di migranti senza permesso di soggiorno, allo sportello dell’Azienda viene consegnata loro la tessera sanitaria del proprio figlio o figlia con il codice STP (Stranieri Temporaneamente Presenti).

I bambini figli di genitori stranieri, anche irregolari, possono essere sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie in Italia. Ci si deve rivolgere ai Servizi di Salute Infanzia della Asl in cui si domicilia.

In alcune realtà sono attivi dei Consultori familiari e degli Spazi per le donne immigrate ed i loro bambini, che erogano prestazioni negli ambiti di sessualità e procreazione (gravidanza, interruzione volontaria della gravidanza, menopausa, contraccezione, sterilità, infertilità). All’interno dei consultori sono presenti delle operatrici interculturali per facilitare l’accesso ai servizi e la relazione con gli operatori sanitari. Al servizio possono accedere anche le donne senza il permesso di soggiorno. E' fatto divieto, al personale sanitario, di segnalare i cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno all’Autorità giudiziaria.

ISS
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